Tadini nasce scrittore, pubblicando già molto giovane saggi, romanzi e poesie. Già dagli anni Sessanta però crea i suoi primi lavori pittorici, unione curiosa di elementi giocosi che provengono in parte dalla Pop Art inglese, in parte dalla Scuola Metafisica italiana. Notevole è anche il suo apporto al design e alla pubblicità. Come ben si vede nel quadro che qui appare, la sua ispirazione essenziale è onirica. Vediamo stagliarsi nel bianco una cassetta di frutta di vario tipo, tanto colorata quanto è neutro il tavolino su cui sta. Intorno, incongruamente, pezzi di manichini appesi volteggiano seguendo il ritmo di un aereo ad elica, forse il trastullo di un bambino, che sale dal basso verso l’alto. Ulteriore elemento grafico sono le frecce rosse, anch’esse puntate verso l’alto, che sembrano indicare uno sviluppo immaginario, accentuando il dinamismo della composizione. Notevole è la piacevolezza dell’insieme, in equilibrio sottile tra ironia e desiderio di rappresentare il mondo in modo flagrante, scegliendo le stesse modalità usate nelle immagini veicolate dai media.