Ara funeraria in marmo bianco della piccola liberta Giulia Grafide, a lei dedicata dal seviro augustale Quinto Giulio Alessandro e da Vaccia Giustina.
Sulla sommità del monumento sono scolpite due pigne con al centro una rosa, simbolo forse della vita spenta nel fiore degli anni.
L’iscrizione recita: “D(is) M(anibus) / Iuliae Gra/phidis vixit / ann(os) XV / m(enses) II d(ies) XI / Q(uintus) Iulius Alexan/der VIvir Aug(ustalis) / mag(ister) Aug(ustalis) bis et / Vaccia Iustina / alumnae / karissimae” (“Agli Dei Mani di Giulia Grafide [che] visse quindici anni, due mesi e undici giorni. Quinto Giulio Alessandro, seviro Augustale e Maestro degli Augustali per la seconda volta, e Vaccia Giustina [dedicarono questo monumento] a [Giulia Grafide], carissima alunna”).
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