Sarà la superdiva del belcanto Cecilia Bartoli, romana ma riminese di origini, a fare riaccendere le luci, domenica prossima alle 20, del Teatro Amintore Galli di Rimini al termine dei lavori di costruzione e restauro che lo restituiscono interamente alla città dopo 75 anni. La Bartoli, madrina d’eccezione di questa rinascita, sarà in scena al Galli con 'La Cenerentola' di Gioachino Rossini, nella versione semiscenica, su strumenti storici, prodotta dall’Opéra de Monte-Carlo con Le Musiciens du Prince - Monaco diretti da Gianluca Capuano e il coro maschile dell’Opéra di Monte-Carlo. Nel cast, con la Bartoli nella parte di Angelina, Edgardo Rocha è Don Ramiro, Alessandro Corbelli è Dandini, Carlos Chausson veste i panni di Don Magnifico. Lo spettacolo, nato nel 2017, ha avuto uno straordinario successo internazionale e lo scorso agosto, al Festival di Lucerna, ha raccolto dieci minuti di applausi con il pubblico in piedi.
Il teatro, distrutto dai bombardamenti del 1943, è stato ricostruito sul progetto originale 'all’italiana' realizzato da Luigi Poletti, con il miglioramento degli spazi e le correzioni necessarie a garantire ottima acustica e visibilità. L'architetto modenese legato alla scuola neoclassica purista romana, aveva progettato il teatro di Rimini che era stato inaugurato nel 1847 con l’'Aroldo' di Giuseppe Verdi, opera scritta per l’occasione dal compositore di Busseto. Il 28 dicembre 1943, nel corso di un bombardamento aereo, il Teatro è stato centrato dalle bombe che hanno provocato il crollo del tetto della sala. La ferocia della guerra ha imposto per decenni il silenzio e la polvere. (Adnkronos)
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