Sopra l’ingresso si apre una nicchia in cui trova spazio una statua del dio Mercurio ricavata da un marmo classico originale, probabilmente restaurata da Primaticcio (allievo di Giulio, Bologna 1504- Parigi 1570). Mascheroni quasi irridenti spuntano all’apice dei timpani delle finestre, dentro gli archi. Certamente la decorazione della casa, di cui si ignora ancora l’esatto numero di porte e finestre originarie, era ravvivata da colori, tanto che il Vasari la descrive come: “facciata fantastica, tutta lavorata di stucchi coloriti”. L’abitazione è oggi di proprietà privata. Anche l’interno è ragguardevole: il salone centrale con camino cinquecentesco è ad esempio impreziosito da affreschi di allievi di Giulio.
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