Questo reperto seicentesco mostra Tristano Martinelli (Marcaria, 1557, Mantova, 1630) in costume da Arlecchino accanto al mulino, fonte di benessere, da lui faticosamente conquistato dopo il lavoro di una vita intera. Martinelli è personaggio di assoluta importanza nel panorama della Commedia dell'Arte. Egli partecipò a diverse compagnie, alcune delle quali protette dal duca di Mantova Vincenzo Gonzaga. Secondo gli studi novecenteschi, fu proprio Tristano a inventare il personaggio di Arlecchino, unendo la tradizione popolare bergamasca e veneziana degli Zanni, servi sciocchi dediti alle opere di fatica, ad un ben più carismatico demone proveniente dalle leggende del Nord Europa. Costui, chiamato Herla o Re Herla, è il capo di una masnada infernale. Così nasce l'immortale figura del servo sapiente, dal costume fatto di pezze multicolori e dalla maschera con tratti animaleschi. Fu Martinelli a rendere Arlecchino immortale nelle corti di tutta Europa.
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