La fotografia di Man Ray (Filadelfia, 1890 – Parigi, 1976), esponente statunitense del Dadaismo, fu acquistata da Cerruti nel 1996 (all’asta della collezione della vedova dell’artista, Juliet Man Ray) e ritrae Harry E. Melvill, avvocato che studiò ad Oxford e che fu vivace protagonista della vita sociale e artistica tra Londra e Parigi a cavallo dei due secoli. Vicino a Oscar Wilde e Jean Cocteau, conoscente di Marcel Proust, durante la Prima guerra mondiale collaborò con i servizi segreti britannici. In questo ritratto in tarda età, Melvill si copre il viso mettendo in evidenza le mani affusolate su cui già un ritratto del pittore francese Jacques-Émile Blanche si era soffermato decenni prima (1904, University College). Di questa fotografia si conoscono solo altre due copie accertate, di cui una nella collezione del Philadelphia Museum.