Ercole e Lica è la prima delle statue colossali tra quelle eseguite da Antonio Canova. Fu commissionata nel 1795 dal principe aragonese onorato Gaetani che però dovette ben presto rinunciare all'opera per le sue avverse fortune politiche. I francesi, quando occuparono Roma nel 1798, trovarono già questo modello in gesso nello studio del Canova (assente perché era a Possagno) e lo interpretarono come una esaltazione della rivoluzione francese (Ercole) capace di scacciare la monarchia (Lica). Canova propose all'Imperatore d'Austria, Francesco II, l'acquisto dell'opera in marmo per celebrare la vittoria delle truppe imperiali a Magnano nel 1799, ma Francesco II rifiutò la proposta. Fu allora che il finanziere Giovanni Torlonia di Roma decise di acquistare l'opera finita per 18.000 scudi: un prezzo incredibile per l'epoca. Il gruppo fu molto apprezzato alla presentazione, nel 1815, e collocato in un nicchione del Palazzo Torlonia. Oggi il marmo è custodito nella galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.