I Fear è un autoritratto video performativo in cui l’io si “identifica” nella paura. L’inizio del video sembra spensierato - anche se l’azione del tagliare i capelli non è del tutto quotidiana ma appartiene alla condizione di isolamento - il motivetto sonoro accennato dalla voce sottolinea una situazione di leggera inconsapevolezza. Quanto il canto intimo si trasforma in un verso animalesco qualcosa cambia: la trasposizione sul piano visivo è l’assunzione di connotati da dittatore. L’io che emerge è grottesco, come un animale in cattività – l’urlo delle scimmie aggiunge un elemento non solo istintivo ma anche distopico – l’io autoritratto scopre una parte di sé nascosta e perturbante. Il lavoro è una riflessione sulla condizione di costrizione e di potere sui nostri corpi durante il periodo di quarantena. La paura che emerge è quella del ritorno a nuove forme di totalitarismi e di sospensione dei diritti, che incide anche il piano intimo e personale trasfigurandolo.