(1755 - 1840)
Nobile piemontese e collezionista di strumenti ad arco è considerato il primo grande intenditore e studioso di liuteria. Eredita dal padre la passione per il collezionismo, abbandonata la carriera militare nel 1780 inizia ad occuparsi dell’amministrazione dei beni di famiglia.
Importante la relazione del nobile piemontese con il liutaio Giovanni Battista Guadagnini, suo principale riferimento per lo studio degli strumenti. La posizione sociale non consentiva a Cozio il commercio degli strumenti pertanto si avvalse di intermediari come Giovanni Michele Anselmi di Briata. Grazie a loro acquistò da Paolo Stradivari, figlio minore di Antonio, numerosi strumenti e i reperti della bottega.
Al conte piemontese si deve uno dei primi studi tecnici sulla costruzione del violino, un trattato di storia della liuteria, oltre a preziosissime notizie riguardanti numerosi strumenti dei principali liutai cremonesi.
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