"Davanti al museo di questi camioncini che ci sostruivamo da soli, inchiodavamo, a trovarlo im dscarica senza manico, un mestolo di quelli di smalto. E diventava il 'fanale' dentro cui di sera si accendeva un pezzo di candelina, di quelle benedette, che si andavano a prender in chiesa per la 'seriola' e che si accendevano al capezzale di un malato quando il prete veniva a dargli l'estrema unzione. [...] Passavano per la strada pochissimi camion, e quando, la sera si vedeva il cono di luce portato avanti di loro fanali, ci si chiamava a seguirlo, fino a quando spariva. E anche se i vecchi sgridavano, per paura di un incendio, per noi era bello tirarsi dietro il camioncino che proiettava in avanti la luce come i veri". (Ettore Guatelli)