Disegnare è parte del vocabolario famigliare degli artisti. Questo lavoro ha coinvolto il padre di Gianikian, al quale gli artisti hanno chiesto di tradurre delle antiche fiabe dall’armeno all’italiano. La sua voce cantilenante, che alterna parole armene, curde, turche, persiane e assire, è arrivata agli artisti su nastri registrati a partire dalla metà degli anni ottanta, e poi più regolarmente per posta dal 1988 al 1991. Gli artisti hanno trascritto in annotazioni (11 × 15,5 cm) ciò che la voce narrava, dando alle parole un carattere visivo e nascondendole fino a quando non hanno mostrato questo acquerello lungo 17 metri dove le storie armene sono svelate.