Caricamento in corso

Infinite Cell

Alfredo Jaar2004

MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo

MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo
Roma, Italia

This work is part of the "Gramsci Trilogy", a series dedicated to the Italian intellectual Antonio Gramsci, imprisoned during the Fascist period. The cell-installation is a symbol of the condition of the intellectual in Italy today. It represents the void, the absence of culture capable of creating a “revolutionary” debate. Rendered infinite by the play of internal mirrors, the space suggests the imprisonment of contemporary artistic activities, its self-referentiality that excludes it from true contact with the people. The cell, which may be paced by the visitor, becomes a space for meditating. The mirrors enhance the sensation of reclusion and isolation of the visitor who perceives himself as a prisoner. In the reference to Gramsci, Jaar lays claim on behalf of thinking, art and culture to an active and socially responsible role in a real transformation of existence.

Mostra menoUlteriori informazioni
  • Titolo: Infinite Cell
  • Creatore: Alfredo Jaar
  • Durata della vita dell'autore: 1956
  • Nazionalità dell'autore: Chilean
  • Luogo di nascita dell'autore: Santiago de Chile
  • Genere dell'autore: Male
  • Data: 2004
  • Dimensioni reali: hdimensions vary
  • Tipo: installation: steel, wood, mirror
  • Link esterno: http://maxxisearch.fondazionemaxxi.it/maxxi/fotograficoarte/scheda/IT-MAXXI-FT0001-0001008488
  • Description (Italian): L’opera fa parte della "Gramsci Trilogy", serie dedicata all’intellettuale Antonio Gramsci imprigionato durante il fascismo. La cella-installazione è simbolo della condizione dell’intellettuale oggi in Italia. La cella mette in scena il vuoto, l’assenza di cultura capace di creare un dibattito “rivoluzionario”. Lo spazio reso infinito dal gioco degli specchi interni suggerisce l’imprigionamento dell’attività artistica contemporanea, la sua autoreferenzialità che la esclude da un vero contatto con le persone. La cella, percorribile dal visitatore, diventa uno spazio per meditare. Gli specchi potenziano la sensazione di reclusione e isolamento del visitatore stesso che si auto-percepisce come prigioniero. Nel riferimento a Gramsci, Jaar rivendica per il pensiero, l’arte e la cultura un ruolo attivo e socialmente responsabile per una reale trasformazione dell’esistente.
MAXXI Museo nazionale delle Arti del XXI secolo

Scarica l'app

Esplora i musei e divertiti con Art Transfer, Pocket Gallery, Art Selfie e altre funzionalità

Home page
Discover
Gioca
Qui vicino
Preferiti