La raffigurazione scelta da Crocetti mostra il momento dello svelamento, l’attimo in cui Giacobbe comprende di combattere contro l’angelo divino: il braccio brandito contro la creatura celeste apre la mano e si arrende alla presa e anche il corpo, proteso in avanti, è colto nel gesto di cadere in ginocchio e implorare per la benedizione. Tutta la composizione verte sulla rappresentazione di movimenti contrapposti: anche l’angelo incede verso Giacobbe spiegando le ali che seguono la tunica animata dal suo passo.
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