I fratelli mandarono al padre la tunica dalle lunghe maniche sporcata con il sangue di un capro e gliela fecero pervenire con queste parole:
“L’abbiamo trovata; riscontra se è o no la tunica di tuo figlio”.
Egli la riconobbe e disse: “È la tunica di mio figlio! Una bestia feroce l’ha divorato. Giuseppe è stato sbranato”.
Giacobbe si stracciò le vesti, si pose un cilicio attorno ai fianchi e fece lutto sul figlio per molti giorni.
(Genesi 37.13, 18, 21-22, 23-24, 28)