Giuseppe era stato condotto in Egitto e Putifarre, consigliere del Faraone e comandante delle guardie, lo acquistò dagli Ismaeliti. Il padrone si accorse che il Signore era con lui e faceva riuscire ogni sua impresa.
Giuseppe era bello di forma e avvenente di aspetto. La moglie del Padrone gettò gli occhi su di lui e gli disse: “Unisciti a me”. Ma egli rifiutò e disse: “Vedi, il mio signore non mi domanda conto di quanto è nella sua casa. Non mi ha proibito nulla se non te, perché sei sua moglie. Come potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?”
(Genesi 39,1, 3, 6-9)
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