Figura femminile Katanda, composta da una testa quasi rotonda, con un volto estremamente sobrio: mancanza di occhi, un naso puntuto in grande evidenza ed una enorme apertura squadrata e vuota che forma la bocca. Attorno al collo è avvolta una striscia di stoffa rossa. Il corpo è una vela trapezoidale, priva di braccia e tutta coperta di fori. Le gambe sono corte, quasi tubolari, separate tra loro e terminanti a zampa d'elefante.
Questa figura si accompagna e partecipa ad una cerimonia riservata alle sole donne. La figura è una stuoia antropomorfizzata piena di buchi come fosse stata distrutta dalle formiche rosse.
'La presenza di questa figurina nel rito di iniziazione della donna - scrive Clementine Faik - ha lo scopo di ricordare alle donne il loro dovere e la loro responsabilità e anche le gravi conseguenze derivanti da una loro cattiva condotta'.