Appartengono ai primi anni del settimo decennio dell'Ottocento alcuni paesaggi lacustri, nei quali s'avverte l'interresse dell'autore per la traduzione pittorica delle atmosfere, delle foschie e delle ombre brumose delle Prealpi Lombarde. Qui prevale lo studio per la materia cromatica per grandi campiture sino a fare del piccolo quadro un gioco d’intarsi ove l’acqua, la terra, il lago, il monte, il cielo rappresentano il pretesto figurativo, forniscono insomma i profili per un equilibrato esercizio di ricerca pittorica.