La tela mostra un angolo di natura, da sempre per Padova fonte primaria d'ispirazione, in cui ciuffi d'erba, arbusti e cespugli, sono resi con pennellate verticali e si snodano su differenti livelli stagliandosi su un cielo innaturale, dai toni bruni. La vegetazione e l'ambiente sono quasi irriconoscibili per le pennellate intrise di materia e per lo spessore delle paste che s'intrecciano e si snodano nello spazio della rappresentazione; il pittore trasfigura quanto osservato dando vita ad un'immagine di natura visionaria in dialogo con la poetica informale. La ricerca dell'Informale, per Padova, trae impulso per trattare il colore come materia densa e magmatica, i cui toni forti e violenti vengono stesi con pennellate insistite, marcate ed irregolari; lo spazio della rappresentazione, dunque, diviene semplice stesura stratificata di colore, tramite il quale dare libero sfogo all'immaginazione, alla propria dimensione interiore e pure ai sentimenti più cupi ed inquietanti.