Anche per Bertè la cornassa, assieme ad altre cose da far rumore, la adopravano a suonar dietro agli anziani o a chi si fosse risposato. E i giovani che partivano dai paesi limitrofi, quando arrivavano all’altezza di una casa lontana dalla strada, suonavano la corna, perché la ragazza che vi abitava, già in attesa, si aggregasse al gruppo. La madre si metteva sulla porta con la lucerna a petrolio e la ragazza prendeva lo stradello. Aveva un tratto da fare da sola, ma in fondo, dietro, aveva la madre e in alto i giovani. Quando li raggiungeva, suonavano di nuovo la cornassa e la madre rientrava. Al ritorno chiamavano: la madre col lume si metteva in attesa dopo aver sentito la corna, e appena la figlia l’aveva raggiunta, faceva il segnale, a cui i giovani rispondevano, proseguendo poi a lasciar giù le altre della compagnia.