Leonardo analizzò gli arti inferiori per la loro potenza al fine di produrre l'energia propulsiva per azionare le sue macchine. All'interno della vetrina i due modelli in cera riproducono l'arto inferiore destro in posizione inginocchiata, cioè poggiato a terra sul ginocchio e sulla punta del piede.
Proprio come nel disegno di Leonardo collocato sulla parete più lunga della sala, le due sculture mettono in evidenza due diversi livelli di dissezione: una mostra la conformazione della muscolatura superficiale, l'altra raffigura le ossa e i tiranti muscolari più profondi. Leonardo è interessato infatti ai muscoli che producono la flessione della gamba sulla coscia, del piede sulla gamba e della punta del piede sulla parte metarsale. In particolare analizza l'azione rotatoria del sartorio, muscolo dalla forma allungata e nastriforme, che unisce l'osso dell'anca all'estremità superiore della tibia.
Spesso l’artista per rappresentare i muscoli, si serve di un particolare artifizio, essi si trasformano in corde tese tra un'intersezione ossea e l'altra, spiegando così come si applicano le linee di forza nella loro contrazione.