La bella Madonna col Bambino in marmo con tracce di doratura sulla corona è entrata in museo nel 2004 come deposito dell’Ospedale Maggiore di Milano che l’aveva ricevuta in eredità nel 1914 dalla contessa Eugenia Litta, da cui deriva la denominazione di “Madonna Litta”. La resa delle figure e la qualità dell’esecuzione hanno spinto la critica ad attribuire questa statua a Bonino da Campione. Interessanti sono, sul piano iconografico, l’idea di legare i personaggi attraverso gli sguardi e il gesto del Bambino intento a scrivere su una pergamena. Il volto della Madonna è animato da un sorriso giocoso che le dona una vivace carica espressiva e un’interpretazione fortemente umanizzata, rara nella scultura lombarda del Trecento, così come rara è la dinamica impostazione della figura resa grazie al ricercato e ritmato panneggio delle vesti.