In Lazzaro Spallanzani, Opuscoli di fisica animale e vegetabile dell'abate Spallanzani ; aggiuntevi alcune lettere relative ad essi opuscoli dal celebre Signor Bonnet di Ginevra e da altri scritti dell'Autore [...], in Modena, presso la Società Tipografica, 1776.
Lazzaro Spallanzani (1729-1799), dopo aver intrapreso studi di giurisprudenza e di filosofia, rivolse i suoi interessi alle scienze e nel 1769 fu chiamato a ricoprire la cattedra di Storia Naturale presso l’Università di Pavia. Si oppose alla teoria della generazione spontanea. Nel 1776 pubblicò gli Opuscoli di fisica animale e vegetabile[...], dove trattò della digestione degli animali, degli organi di riproduzione e di generazione di animali e piante e di inseminazione artificiale. Nella Tavola II è stata documentata, così come appariva dall’osservazione, la riproduzione degli infusori. Le Figure XII, XIII, XIV vengono così descritte: “Lasciata così la pianta nel cristallo, e visitatala all’indomane, tutto era lo stesso, fuor solamente che non più un solo Animale, ma due più piccoli spuntavano dalla cima di quasi ciascun ramoscello e quegli Animali, che erano anche soli si vedevano segnati longitudinalmente da un sottil solco […] Erano tante moltiplicazioni prodottesi da Animali divisi. […] Dirò inoltre, che da ogni ramoscello vecchio ne pullularono due nuovi, alla cui sommità erano impiantati gli Animali riprodottisi come nella fig. XIII. B. I quali animali arrivati al necessario ingrandimento si divisero essi pure alla maniera de’ genitori, e restarono piantati su altri nuovi gambi o ramoscelli; onde in ragione del moltiplicarsi degli Animali si moltiplicarono i rami; e l’una, e l’altra moltiplicazione seguitò ad aversi per molti, e molti giorni.” (Opuscolo I, pp. 174-175).