Scultura in ferro ossidato dalla forma vagamente ellittica. Sulla sua superficie sono tracciati misteriosi graffiti lineari, come messaggi da una civiltà aliena. Al centro si apre una cavità triangolare che sembra inghiottire la luce e rimanda al fenomeno dei buchi neri. Gli unici indizi offerti dall'artista per decodificare quest'opera sono: un nome di donna, Maria Sophia, e una data, 1967.