Rape, sedani, cipolle, zucche, melograni e cavolfiori si accumulano disordinatamente in primo piano facendo bella mostra di sè in questa tela del pittore piacentino Felice Boselli.
La presenza di due figure umane, l’anziano contadino barbuto sulla destra e la rosea fanciulla intenta a disporre le verdure, qualifica il dipinto come una scena di mercato, che richiama alla memoria analoghi soggetti cinque-seicenteschi di tradizione fiamminga e cremonese ma rivela anche l’attenzione per quelle scene di vita popolare e di genere molto in voga verso la fine del XVII secolo in ambito milanese e lombardo.
Insieme al suo pendant che raffigura una Scena di mercato con selvaggina, pollame, bimbi che giocano, cani e civetta, ugualmente conservato in Galleria, il dipinto proviene dalla collezione della famiglia Sanvitale, per cui Boselli eseguì più di settanta opere, per lo più nature morte di grande formato, in cui gli elementi e i motivi tipici dell’autore si ripetono in una serie di variazioni continue sullo stesso tema. Le due tele della Galleria sono da assegnarsi alla maturità dell’artista, intorno al 1710 circa, come conferma l’uso di una pennellata densa e pastosa capace di rendere la concretezza fisica dei soggetti, che si fa ora più veloce e filamentosa, accendendo la superficie del dipinto con precisi tocchi di luce, che fanno risplendere la tavolozza di vibrante luminosità.
You are all set!
Your first Culture Weekly will arrive this week.