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Materiale preparatorio, Oggetto 259

Lonzi Marta08 gennaio 1984 - 23 novembre 1984

La Galleria Nazionale

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Roma, Italia

Trascrizioni dattiloscritte di poesie di Carla Lonzi composte dal 1958 al 1963 (Raccolta A, Raccolta B, Raccolta C) e materiale relativo alla creazione del volume e della biografia. Presenti deregistrazioni tra cui figura la presentazione "Scacco ragionato" di Carla Lonzi (incontro con Marta Lonzi e Anna Jaquinta) presso la Libreria delle donne di Bologna.

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  • Titolo: Materiale preparatorio, Oggetto 259
  • Creatore: Lonzi Marta
  • Data di creazione: 08 gennaio 1984 - 23 novembre 1984
  • Trascrizione:
    - 4- MARTA LONZI penso che ti riferisci a questo.Per me sono semplici attestazioni,im- portanti, importantissime perchè se non ci fossero state sarebbe stato il fallimento, ma questo non significa che io senta attenzione su di me. Mentre l'aspetto stimolante, di carica è riposto in altri avvenimenti che tu non sai ſoggettivamente)e che sono certi riscontri avuti con don- ne, architette o no, con donne francesi, con studenti o studentesse che mi hanno scritto, oltre al fatto principale di avere scritto il libro. Ho già detto perchè non mi esprimevo nei progetti che facevo con gli architetti, mentre so (adesso e non allora) che nascevo mentre facevo i progetti da sola, in cui cercavo me stessa e avevo gli stessi dilemmi debolezze, ghirigori, senso di non esistere, di inerzia...che dice Carla. Ya , sia i suoi versi,che i miei progetti non sono ghirigori nè tanto meno non risonanti.E' un'altro il punto, senza riscontro, sia Carla che io, non sapevamo che valore dare a quell'operazione. Ig ho avutė, REAGEENI mia decisone, ma in quanto costruiti,"pubblicati" prima delle poesie di Carla (Carla era ancora più sola di me, più debole.Non per se stessa, che è il contrario, ma per un dato di fatto:poesie e non progetti), anche se il riconoscimento (quello che intende Carla) non l'ho ancora avuto. Non mi sento riconosciuta, mi sento vista, e questo è una grande diffe- renza.Ogni recenzione è una pugnalata.Ogni incontro una misura del ba- ratro in cui sono ( e la mia coscienza mi dice :è la donna ,compresa Marina Cvetaeva): non c'è la minima possibilità di essere centrata, pos- so essere stimata, guardata con sospetto, o perplessità, considerata bra- va, anche ammi arata.Ma è tutto,cioè niente.Più sono vista e più misuro l'impossibilitàdi essere riconosciuta.Sono convinta che soltanto un'al- tra donna ,con la sua esperienza alle spalle, mi può dare riconoscimento. Per questo io l'ho voluto dare a Carla.Capisci? Quando dico "assunta al ruolo di interlocutrice degli artisti" intendo questo: il risultato automatico (assunto)che scatta dai meccanismi del- la cultura, indipendentemente da Xuxkiu dalla tua volontà, da ciò che sei. (Il ruolo: stare alle condizioni dello status quo,cioè lo status quo ti offre solo questo ).Lo dico quindi con distacco ,con ironia.La stes- sa frase la scivo nel mio libro che Carla ha letto e che ha trovata esat-
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