La biblioteca venne allestita in questa sala nella seconda metà del XIX secolo quando l’ambiente fu ristrutturato, decorato e predisposto per accogliere i libri di famiglia.
La biblioteca storica comprende circa 3000 volumi di carattere generale, come l’edizione di Livorno dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alambert, con una netta prevalenza di classici italiani, latini e greci, di opere di storia e di geografia, queste ultime riconducibili agli interessi scientifici di Francesco Miniscalchi-Erizzo, cui vanno assegnati anche i numerosi testi di lingue orientali, delle quali egli fu cultore e che rappresentano il settore più originale ed organico della biblioteca.
La serie di grandi vasi di maiolica, collocati in cima agli armadi, proviene da Villa Pullè di Chievo (VR). Realizzati da officine pesaresi nella seconda metà del XIX secolo, si presentano riccamente decorati con elementi applicati a rilievo (protomi umane e ferine, sfingi e serpenti), su imitazione di produzioni rinascimentali.
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