Le due lapidi di età romana, probabilmente parte di un unico monumento, contengono iscrizioni in forma poetica e al di sotto bassorilievi. Nella prima vi è un porcaro (suarius) con 7 maialini, nella seconda mortarium e pistillum, strumenti per la lavorazione della carne suina e la preparazione degli insaccati. Si tratta delle attività esercitate in vita dal defunto che gli permisero di ottenere la libertà e raggiungere un certo livello economico, pur partendo dalla condizione di schiavo emigrato in terra straniera.