La raccolta del marchese Ferdinando Cospi venne collocata nel palazzo comunale, nella "stanza cospa". Ce la mostra una stampa seicentesca di Giuseppe Maria Mitelli: ci accolgono il nano Paolo Biavati, lui stesso una meraviglia in carne e ossa nonché custode e guida del museo, ed il nipote prediletto di Cospi, Vincenzo Ferdinando Ranuzzi. Assiepati nelle scaffalature e fissati alle pareti, animali essiccati e oggetti preziosi antichi e moderni compongono una meravigliosa esposizione di "curiosità naturali" e "antiche bizzarrie".