Il trofeo, realizzato da Bruno Munari, rappresenta la ruota composta con l'inserimento di un triangolo in una doppia circonferenza fornendo un chiaroscuro misurato con regola geometrica e tracciando linee rette e curve separanti le zone d'ombra da quelle illuminate. Bruno Munari riprende il concetto della ruota, già utilizzato da Giò Pomodoro l'anno precedente. La ruota dà l'idea del veicolo in azione, della dinamica, della velocità, accentuando in quegli anni sessanta l'associazione tra Alfa Romeo e le corse d'automobile di formula. Il trofeo fu consegnato ai piloti dell'annatta 1967, tra i quali si possono ricordare: Arnaldo Cavailari, Mauro Nesti, Andrea De Adamich, "Tony", "Geki", "Riccardone", "Nanni", Enrico Pinto, Teodoro Zeccoli
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