Si tratta della tavola 79, la penultima, dei famosi “Capricci” di Goya, impressi per la prima volta a Madrid nel 1799, nella riedizione incisa da Miguel Segui y Riera. La tavola, che raffigura alcuni vecchi intenti a bere in cantina, quasi a voler sfuggire alla morte, che in realtà li coglie alle spalle, reca come didascalia: “Poco importa che i morti viventi scendano in cantina e bevano un bicchiere se hanno lavorato tutta notte e se le pentole in cucina brillano come oro”. Miguel Segui y Riera, incisore di questa serie, riprodotta di sua mano dalle tavole originali di Goya, nacque a Barcellona nel 1858, dove morì nel 1923 ed è noto soprattutto per la sua attività editoriale di riproduzione dei dipinti di Mariano Fortuny e delle opere di Goya. Fu uno dei migliori incisori spagnoli del XIX secolo.
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