In meno di un anno Bodoni stampò quest’opera immane, il Padre nostro
in 155 lingue utilizzando ben 215 caratteri diversi tra latini, greci ed “esotici” (come lui stesso li definiva, ovvero alfabeti non occidentali).
L’impresa nacque dalla sollecitazione di Papa Pio VII che il 1 maggio 1805
si fermò a Parma, di ritorno da Parigi (vi si era recato per incoronare Napoleone), ricevendo in udienza Bodoni. Durante il colloquio gli parlò del dono avuto di una Oratio Dominica, il Padre nostro, in 150 lingue pubblicato in Francia dal direttore de l’Imprimerie Nationale,
spronandolo a realizzare un’analoga edizione, più ricca di lingue e caratteri.
Bodoni dedicò l’edizione al viceré d’Italia Eugenio di Beauharnais.
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