Collare in tubolare a sezione rettangolare, color ottone lucido, diviso in due semicerchi incernierati sui lati, la cui faccia superiore rappresenta due draghi (simbolo di fertilità maschile).
Al termine del rito matrimoniale viene effettuata la danza del drago. Nella parte anteriore del collare, i draghi azzannano una stessa sfera; lungo il corpo del drago si alternano personaggi in piedi su nuvole e aperture a forma di cuore (sede dei sentimenti).
Nel Museo dal 1901. Proviene da Tay-quo (Kang-xi Sett.)