Questo esemplare è da considerare ad oggi il più antico pianoforte milanese conosciuto. Lo strumento è nella tipica foggia a tavolino ed è fornito di una meccanica a spinta con martelletti ad azione ascendente diretta, nonché di due dispositivi specifici: il pizzicato e la risonanza. Il primo ne modifica il timbro smorzando le corde vicino al ponticello della cordiera ; il secondo permette di sollevare gli smorzatori prolungando i suoni prodotti dalla percussione dei martelletti. Il costruttore Antonio Battaglia è conosciuto anche per la cospicua produzione di salteri; due sono conservati nella stessa collezione del Castello Sforzesco.