La tavola, eseguita nel 1454, costituisce l’unica opera firmata di Cecchino da Verona, un tardo epigono di Stefano da Verona, documentato per la prima volta a Siena nel 1432 e successivamente a Verona e a Trento.
Al centro del dipinto compare la Madonna dell’umiltà, seduta a terra su un cuscino, con il Bambino in braccio: il piccolo stringe nella mano un frutto che la tradizione collega all’Albero del Bene e del Male con riferimento all’opera di redenzione dal Peccato Originale svolta da Cristo. Attorno al collo di Gesù è appesa una collana di corallo, un oggetto che era consuetudine far indossare ai bambini in funzione propiziatoria. Negli scomparti laterali dell'immagine compaiono i due patroni trentini, Vigilio e Sisinio.
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