Il dipinto raffigura Piazzale Inzani, nel cuore dell’Oltretorrente, il quartiere situato di là dall'acqua, cioè al di là del torrente Parma. Il piazzale deve il suo nome alla strada principale, Strada Giovanni Inzani, che da Strada D’Azeglio, di fronte l’Ospedale Vecchio, si addentra all’interno del quartiere. L’opera in oggetto è databile all’ultimo quarto del XX secolo ed è firmata in basso a sinistra “Colibri”, nome d’arte di Bruno Bricoli. Il Piazzale appare coperto da una coltre di neve e dominato da un silenzio incontrastato. La gamma cromatica è caratterizzata da colori freddi, ad eccezione del rosso sull’insegna della piccola bottega al centro della composizione, stesi sulla tela privi di sfumature; non ci sono ombre e il senso di profondità è dato dalle linee oblique del piazzale e dei caseggiati. Questi ultimi, dai tetti innevati, sono edifici alti, stretti e attaccati tra loro; caratterizzano tutt’oggi i borghi del quartiere e hanno come matrice comune il ‘borgo gotico’ medievale. Al centro del piazzale i pochi alberi appaiono spogli, esili e con i sottili rami che non tendono al cielo ma che, al contrario, sembrano quasi toccare terra.
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