Nel trattato il Dondi descrive con dovizia di particolari tutti i progetti e le fasi di costruzione del suo Astrario, nonché i metodi di regolazione dei vari quadranti, gli accorgimenti di lettura, le istruzioni per la manutenzione del meccanismo. Sono sopravvissuti ben dodici manoscritti, databili tra il XIV e il XV secolo, concernenti l’Astrario ma di queste alcuni sono incompleti. Le varie copie sono riconducibili a tre diverse edizioni, redatte da Giovanni Dondi, differenziate non solo nella formulazione del testo, ma anche nelle soluzioni tecniche in esso contenute.