La parete di fondo mostra, sopra i quadrati a finto marmo, una rappresentazione frammentaria del Giudizio Universale. Particolarmente utile è la presenza di una scritta che reca questa firma: “ Grixopulus pictor parmensis depinxi hoc opus”. Anche se la parola “parmensis” è in parte cancellata, si tratta senza dubbio di un maestro, forse di origine orientale, attivo a Mantova negli anni cinquanta del tredicesimo secolo. Lo dimostra un documento del 1252 che lo collega al vescovo Martino, anch'egli di Parma. Alcuni studiosi hanno attribuito a questo pittore gli affreschi superiori del Battistero parmense, oltre ad opere situate in Piemonte e in Savoia. È lui l'autore degli affreschi a tema religioso del Palazzo della Ragione, in continuità con la decorazione a quadrati sottostante.