Giulio Romano crea un cortile quadrato, il cosiddetto Cortile d’Onore, aperto verso ovest e verso est da due possenti portali, e segnato a nord e a sud da due Logge, una sola delle quali viene realizzata, ovvero la Loggia delle Muse. Una terza loggia guarda dal portale est il giardino, delimitato da una esedra, forse aggiunta nel 1651 ad opera di Nicolò Sebregondi (Sondrio 1585, Mantova 1652). Viene a crearsi così un doppio perimetro, interno per quanto riguarda il Cortile d’Onore, esterno per quanto riguarda il Giardino. I due quadrati sono separati da due grandi vasche rettangolari, che evocano certamente i laghi da cui ancora oggi Mantova è caratterizzata e che nel cinquecento facevano del Te un’isola.
Design: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.