La grande lastra in marmo, scolpita su entrambi i lati, è decorata con due ordini di arcatelle e fasce con un motivo a palmetta stilizzato. Si tratta molto probabilmente di un frammento della recinzione del coro dell’antica basilica di San Salvatore di Torino e risale ai tempi del vescovo iconoclasta Claudio (816-827). L’edificio fu abbattuto nel 1490 per far spazio alla costruzione del nuovo duomo di San Giovanni e alcuni marmi si salvarono grazie all’intervento dell’umanista Filippo Vagnone (vedi scheda 57) che li trasferì nella sua residenza a Castelvecchio di Testona. Altri frammenti relativi agli arredi delle tre basiliche preesistenti furono rinvenuti durante gli scavi archeologici del 1909 e sono conservati al Museo di Antichità di Torino.
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