L’opera, sottoposta ad un intervento di pulitura nel 2003, ha rivelato una straordinaria qualità pittorica, evidente nel volto, solcato da impercettibili rughe e reso con intensità non comune. Tale qualità ha fatto di recente riproporre il nome di Fra’ Galgario (Bergamo, 1655-1743) come autore del quadro: un nome che era già stato avanzato alla fine dell’Ottocento.
Il dipinto andrebbe collocato in una fase precoce, forse ancora di formazione, dell’artista. Le fonti ricordano che Ghislandi aveva frequentato la bottega dell’apprezzato ritrattista veneziano Sebastiano Bombelli, e questo ritratto mostra delle affinità con le sue opere: ad esempio, la monumentalità della figura e l’impasto cromatico giocato su pochi accordi, i bianchi e i neri della veste e l’incarnato pallido incorniciato dai capelli grigi.
J.S.
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