Amalia Casanova ( 1815 - 1883), discendente da una nobile famiglia milanese, quando muore lascia erede la sorella Savina. Quest'ultima, in vita, fa donazione del grande stabile di proprietà della famiglia in Via Fieno all'Ospedale Maggiore (di un valore di oltre 500.000 lire) chiedendo per sé un piccolo vitalizio e il ritratto in memoria della sorella, da lei riconosciuta come avveduta e oculata conservatrice del patrimonio familiare e quindi meritevole al suo posto del ritratto commemorativo. La commissione viene affidata a Sebastiano De Albertis, cui si raccomanda di rappresentare la benefattrice "in attitudine semplice e decorosa, valendosi dei documenti artistici e uniformandosi alle indicazioni che verranno fornite". Per "documenti artistici" si presume si alluda a un ritratto che servisse da modello, e per "indicazioni" a suggerimenti forniti dalla sorella.