Angelo Moiraghi (1838-1889) svolgeva un'attività, insieme ai fratelli, di pilatura del riso; lascia alla sua morte un patrimonio cospicuo, essendogli pre morti i fratelli: ne destina metà alla famiglia e metà all'Ospedale Maggiore, non dimenticandosi di personale di servizio e amici. L'Ospedale deve onorare alcuni legati per diversi enti benefici e assistenziali. Nel testamento chiede anche che a tutti i poveri che avessero partecipato al suo corteo funebre fosse data 1 lira e che nella località in cui fosse avvenuto il suo decesso in quel giorno fosse distribuito "ai poveri e ai vecchi vino delle sue cantine".