Carlo Dell’ Acqua (1776-1846), uno dei più brillanti medici della Ca' Granda all’inizio dell’Ottocento, discepolo e amico di Giovanni Rasori, nel 1846 lascia all’Ospedale circa tremila volumi di medicina (è quindi ritenuto anche il fondatore della sua prestigiosa biblioteca) e la somma di 50.000 lire, con l’obbligo di incrementare le raccolte e di istituire un premio annuale a favore di pubblicazioni di giovani medici praticanti. La commissione del ritratto viene affidata a Antonio Gualdo, che esegue un ritratto a mezza figura, che però viene distrutto da un incendio nel 1889. Come ritratto da inserire nella Quadreria si utilizza perciò questo "di famiglia", donato dalla vedova e eseguito "dal vivo" da Giuseppe Molteni, autore anche del pastello preparatorio, a sua volta tra le raccolte d'arte ospedaliere. Molteni, ritrattista famoso con Francesco Hayez e Palagio Palagi nella Milano del Romanticismo (suoi un ritratto di Alessandro Manzoni, Gioachino Rossini, dell’imperatore Ferdinando I d’Austria e, a Vienna, di Metternich), esegue altri due ritratti per la Quadreria, quelli di Antonio Mellerio e Giulio Litta. In questo del dottor Dell'Acqua si riconoscono il ritratto di Johann Peter Frank, riformatore della sanità nella Lombardia austriaca, e alcuni volumi della biblioteca. Di Carlo Dall'Acqua esisteva anche un un monumento commemorativo, eseguito dallo scultore Alessandro Puttinati, ma solo il busto in marmo si è salvato dai bombardamenti del 1943. La fonte iconografica della scultura era stato probabilmente proprio il ritratto di Molteni.
Visual arts: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.