Emilia Castoldi Gatti (1879-1927), di agiata famiglia di intraprendenti proprietari terrieri, moglie di Angelo e cognata di Carlo Gatti, entrambi benefattori dell'Ospedale Maggiore, nomina suo erede universale la Ca' Granda, di un patrimonio che si aggira intorno ai sette milioni di lire. Il testamento destina vari legati nei confronti di singole persone, altri enti e istituti assistenziali, prevede la costruzione di un padiglione, all'interno del quale viene chiesto siano esposti "in perpetuo" i ritratti del nonno Fermo Castoldi, degli zii, due medaglioni raffiguranti i genitori. La commissione del ritratto viene affidata ad Aldo Carpi, che la ritrae elegante, con un libro in mano, il cane affettuosamente accucciato ai suoi piedi, in un ambiente domestico e familiare reso con grande ricchezza di particolari, che non distoglie però l'attenzione di chi guarda dal volto sereno e luminoso.