Emilio Rizzi, ingegnere civile, morto nel 1912, aveva contribuito con denaro proprio alle elargizioni che il fratello dottor Giovanni, medico primario dell'Ospedale Maggiore, ha fatto al suo Ospedale (la prima di 100.000 lire quando smette la professione, la seconda di 260.000 lire per l'ampliamento del padiglione urologico "Cesarina Riva", la terza di 300.000 lire agli Istituti Clinici di Perfezionamento, annessi all'Ospedale Maggiore e voluti da Luigi Mangiagalli, per il completamento dell'Istituto di chimica biologica). Quando Giovanni muore nomina erede universale la Ca' Granda, con la richiesta di due ritratti commemorativi anche dei fratelli Emilio e Francesco, che senza ufficialità, usando lui come tramite, avevano largamente finanziato l'Ente. Precedentemente assegnato a Giovanni Buffa, il ritratto di Emilio è poi eseguito da Attilio Andreoli.
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