Ernesto Eliseo Fumagalli non beneficia direttamente l'Ospedale Maggiore. La sorella Luigia (1860-1947), facoltosa proprietaria di numerosi stabili in Milano, nubile, nel testamento destina la sua ingente sostanza, in parti uguali, all' Opera Pia per le Case Parrocchiali di Milano e l'Ospedale Maggiore, cui chiede l'esecuzione del ritratto commemorativo, oltre al proprio (eseguito da Giuseppe Novello), anche per i genitori, i due fratelli, Antonio ed Ernesto Eliseo, e le due sorelle, Enrichetta ed Emilia. Ernesto è un architetto e davanti al tecnigrafo lo rappresenta infatti Anselmo Bucci, incaricato del ritratto, che utilizza come documentazione iconografica una foto tessera conservata nell'Archivio Ospedaliero e si avvale di informazioni date dal segretario di Fumagalli per una miglior configurazione del personaggio.
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