Francesco Biffi (1794-1879), ricco possidente brianzolo, è tra i proprietari terrieri "illuminati", che si adoperano affinché i loro coloni abbiano buone condizioni di vita e lavoro, come fanno nello stesso periodo anche alcuni imprenditori e industrali nei confronti dei loro operai, dando loro abitazioni decenti, assistenza sanitaria e scolastica. Nomina eredi due suoi cugini, prevedendo numerosi legati per enti benefici e assistenziali, tra cui l'Ospedale Maggiore, che riceve 100.000 lire. La commissione del ritratto viene data a Angelo Trezzini che esegue un ritratto ambientato, in cui si sente l'influsso di Domenico Induno.