Gaetano Casati (1838-1897) si laurea in medicina a Pavia e entra in servizio all'Ospedale Maggiore, seguendo le orme del padre Guglielmo, primario dello stesso Ospedale. Diventa poi primario presso il brefotrofio di Santa Caterina alla Ruota e pubblica fondamentali lavori sull'osteomalacia. Nel testamento nomina erede universale l'Istituto dei Ciechi e devolve all'Ospedale la somma di 100.000 lire e i volumi della propria biblioteca medica. La commissione del ritratto, su suggerimento della stessa vedova Casati, viene affidata a Giuseppe Barbaglia. Del ritratto esiste una variante molto simile anche nella Quadreria dell'Istituto dei Ciechi di Milano, che a sua volta ha l'abitudine di commemorare con un ritratto i propri benefattori.