Il dottor Giovanni Ballerio (1988-917), laureato in medicina all' Università di Pavia, entra all'Ospedale Maggiore come medico chirurgo supplente. Richiamato con il grado di tenente medico, parte per la guerra e muore eroicamente nel 1917 sul fronte di Gorizia. I genitori Enrico e Caterina Gugliemini, per celebrarne la memoria, istituiscono erede universale l'Ospedale Maggiore chiedendo l'esecuzione di tre ritratti commemorativi. La commissione del dipinto del giovane viene affidata a Carlo Carrà, che lo esegue tra il 1927 e il 1929, utilizzando una fotografia fornitagli dai genitori, che lo ritrae in un momento di riposo al fronte, in piedi presso un albero, in atteggiamento analogo a quello del ritratto. L'opera è uno dei rarissimi ritratti eseguiti da Carlo Carrà su commissione e uno dei pochi dipinti con figure realizzati alla fine degli anni Venti, in un periodo in cui il suo interesse è rivolto soprattutto al paesaggio. I ritratti dei coniugi Ballerio sono eseguiti da Gianfilippo Usellini (Enrico) e Anselmo Bucci (Caterina). La famiglia Ballerio è proprietaria di una tomba di famiglia al Cimitero Monumentale, dove è sepolto anche Giovanni.
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