Il cavaliere Giovanni Morandi (1820-1901) originario di Saronno, ingegnere e ricco possidente, lascia erede universale dei suoi ingenti beni l'Ospedale Maggiore, disponendo numerosi legati e chiedendo soprattutto che provveda a trasformare la sua casa di via del Santuario 2, a Saronnno, in una dépendance ospedaliera per gli abitanti di Saronno e di Uboldo. La somma che perviene alla Ca' Granda, una volta onorate tutte le disposizioni testamentarie, è di 800.000 lire. La commissisone del ritratto viene affidata al grande ritrattista Cesare Tallone, per espressa volontà del benefattore, ma l'artista, visti i numerosi solleciti che gli invia l'Amministrazione e le diplomatiche e temporeggianti risposte della moglie Eleonora, appare come svogliato e termina il quadro solo quando riceve una lettera da un avvocato dell'ente ospedaliero che minaccia "altri incresciosi passi".